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Come accade ogni inverno, torna alla mente di molti ciclisti il grande quesito: è possibile sostituire parte del mio allenamento in bicicletta, effettuando degli allenamenti di corsa a piedi? Quanto e come posso e devo allenarmi correndo per riuscire ad avere stimoli allenamenti efficaci e non controproducenti? Come devo abbinare le due discipline?
Le domande sono sempre le stesse, ma le risposte sono spesso tra le più svariate, così come lo sono i presupposti pratico-teorici su cui si basano.Quel tipo di allenamento incrociato multidisciplinare, che sfrutta il transfer esistente tra esercizi differenti tra loro, al fine di determinare adattamenti comuni. Questo tipo di preparazione generale aspecifica, spesso utilizzata dai ciclisti nel periodo invernale, serve, in sintesi a mantenere gli adattamenti centrali delle discipline di endurance, e ad evitare contemporaneamente le conseguenze negative di un forzato periodo di inattività. E' quindi ideale nel caso della pausa invernale, come recupero post-traumatico, nel caso di monotonia e problemi a livello motivazionale o come terapia integrativa nei casi di sovrallenamento.
Spesso il Cross Training, diventa per molti atleti una scelta obbligata, in quanto, a causa delle ridotte ore di luce e delle sfavorevoli condizioni climatico ambientali, non è possibile, per gran parte del periodo invernale, allenarsi direttamente in bicicletta (soprattutto nei giorni infrasettimanali). Ecco così che vengono presi in considerazione tutte quelle discipline aerobiche che possono offrire efficaci stimoli allenanti, e tra queste, per prima, la corsa, che rappresenta per l'uomo forse uno dei gesti più istintivi e naturali.
Personalmente mi alleno correndo a piedi per gran parte della stagione invernale,alternando sedute in bicicletta o rulli,il beneficio subito evidente appena si risale in bici è il "fiato" che viene,ottimo secondo me anche sedute di spinning in palestra.Importante secondo la mia esperienza personale appena si riprende con gli allenamenti a pieno regime,bisogna lavorare si sul "fondo",ma anche di potenza per recuperare la forza che va un po in calando con la corsa.
Le domande sono sempre le stesse, ma le risposte sono spesso tra le più svariate, così come lo sono i presupposti pratico-teorici su cui si basano.Quel tipo di allenamento incrociato multidisciplinare, che sfrutta il transfer esistente tra esercizi differenti tra loro, al fine di determinare adattamenti comuni. Questo tipo di preparazione generale aspecifica, spesso utilizzata dai ciclisti nel periodo invernale, serve, in sintesi a mantenere gli adattamenti centrali delle discipline di endurance, e ad evitare contemporaneamente le conseguenze negative di un forzato periodo di inattività. E' quindi ideale nel caso della pausa invernale, come recupero post-traumatico, nel caso di monotonia e problemi a livello motivazionale o come terapia integrativa nei casi di sovrallenamento.
Spesso il Cross Training, diventa per molti atleti una scelta obbligata, in quanto, a causa delle ridotte ore di luce e delle sfavorevoli condizioni climatico ambientali, non è possibile, per gran parte del periodo invernale, allenarsi direttamente in bicicletta (soprattutto nei giorni infrasettimanali). Ecco così che vengono presi in considerazione tutte quelle discipline aerobiche che possono offrire efficaci stimoli allenanti, e tra queste, per prima, la corsa, che rappresenta per l'uomo forse uno dei gesti più istintivi e naturali.
Personalmente mi alleno correndo a piedi per gran parte della stagione invernale,alternando sedute in bicicletta o rulli,il beneficio subito evidente appena si risale in bici è il "fiato" che viene,ottimo secondo me anche sedute di spinning in palestra.Importante secondo la mia esperienza personale appena si riprende con gli allenamenti a pieno regime,bisogna lavorare si sul "fondo",ma anche di potenza per recuperare la forza che va un po in calando con la corsa.
